- Tipo: vegetale
- Famiglia: Composite
- Genere: Cynara
- Specie: Cynara scolimus L.
- Nome: Carciofo di Campagnano
- Nome locale: Carciofo
- Sinonimi: Romanesco
Descrizione
Il Carciofo di Campagnano è una varietà locale del noto Carciofo romanesco del Lazio (Igp dal 2002) che dagli anni ’60 è andato scomparendo per la concorrenza esercitata sui mercati da altre cultivar più precoci. Fino ad allora, il Carciofo di Campagnano è stato tra le varietà maggiormente diffuse nell’entroterra romano e può dirsi il capostipite dei carciofi che venivano storicamente prodotti in prossimità della Capitale, contribuendo a stabilire la fama del carciofo romanesco. In passato, le file rigogliose delle carciofaie erano interrotte dagli alberi di pesco, dando vita a un sistema particolare di consociazione che ormai è caduto in disuso. Oggi, sebbene sia molto raro, è possibile imbattersi in carciofaie dove tutt’al più le piante di carciofo si alternano agli alberi di olivo. La pianta del Carciofo di Campagnano è ampia e alta con foglie verde argento. Proprio per le sue dimensioni, ha bisogno di molto spazio per potersi sviluppare pienamente. Il “cimarolo” di Campagnano, ovvero il capolino centrale della pianta, si presenta di grandi dimensioni, ha una forma tondeggiante tendente all’ovale con cima appiattita o leggermente depressa, di colore verde che sfuma nel viola. Ha un cuore privo di peluria che insieme all’assenza di spine sulle brattee esterne, lo rendono particolarmente apprezzato in cucina. Un tempo si usava cuocerlo sotto la cenere della brace. La varietà è tardiva e fiorisce tra aprile e maggio.
Presente nei comuni di: Campagnano di Roma
Prodotti derivati
Carciofini sott’olio; carciofi freschi; carciofi alla brace
Periodo di osservazione
Le piante restano in campo tutto l’anno; i carciofi sono disponibili in tarda primavera
Sagre
Baccanale e scarciofata di Campagnano (tra aprile e maggio)