- Tipo: vegetale
- Famiglia: Leguminose
- Genere: Lathyrus sativus L.
- Specie: L. sativus L.
- Nome: Cicerchia di Campodimele
- Nome locale: Cicerchia
Descrizione
Il paese di Campodimele, nel cuore dei Monti Ausoni, è situato su un ripido colle di origine carsica. Circondato da boschi e montagne brulle, offre il contesto adatto alla produzione di cicerchia che qui continua a essere consumata soprattutto in occasione della sagra annuale. In questa zona particolarmente martoriata dai combattimenti avvenuti durante la Seconda guerra mondiale, la Cicerchia si è salvata grazie all’azione degli abitanti locali che, per scongiurare razzie, sotterrarono le derrate alimentari e i semi di questo prezioso legume evitandone la perdita.
Leguminosa da granella, la Cicerchia di Campodimele ha una forma irregolare che fa somigliare i suoi semi a sassolini di ghiaia, schiacciati e angolosi, tanto che in paese si usava per fare il brecciolino del presepe natalizio. La pianta non richiede particolari attenzioni, viene estirpata dal terreno o tagliata al ciocco quando è secca e poi battuta a mano per ricavarne il seme. Legume che rimanda alle abitudini alimentari agropastorali del sud Pontino, la cicerchia è ricca di proteine e in particolare, quella di Campodimele si distingue per la buccia molto sottile e l'alto contenuto di vitamine. La trasformazione delle abitudini alimentari, unite all’abbandono dell’agricoltura in aree difficili e di altura hanno causato il suo lento abbandono. È a rischio di erosione genetica e iscritta al Registro Volontario Regionale.
Presente nei comuni di: Campodimele
Periodo di osservazione
Semina primaverile, si raccoglie tra luglio e i primi di agosto
Sagre
Sagra della Cicerchia a Campodimele a fine agosto