- Tipo: vegetale
- Famiglia: Papilionacee
- Genere: Leguminose
- Specie: Phaseolus vulgaris L.
- Nome: Borbontino
- Nome locale: Fagiolo Borbontino
Descrizione
Secondo la memoria locale, la coltivazione del Borbontino ha avuto inizio nel territorio di Borbona tra la prima e la seconda guerra mondiale. Qui la varietà ha trovato il luogo ideale per crescere e adattarsi, grazie alla composizione e alla giacitura dei terreni, ed è diventato un elemento importante nella dieta di questa piccola comunità di montagna. La produzione è poco estesa, circoscritta agli orti o ai piccoli appezzamenti a conduzione familiare su cui è difficile impiegare mezzi meccanici. La concimazione invece è per lo più a base di letame. La semina avviene alla fine di maggio e coincide con i festeggiamenti di Santa Restituta, protettrice del paese. La pianta ha un accrescimento indeterminato e può arrivare a sfiorare i due metri di lunghezza. Per questo, durante la crescita, viene agevolata facendola avvinghiare a un’intelaiatura di paletti di legno disposti a filare. Il baccello una volta giunto a maturazione, è raccolto e lasciato essiccare al sole su ampi teli all’aperto. Il Borbontino ha un seme di grandi dimensioni, con screziature rosso violacee su fondo che può variare dal bianco crema al grigio. Ha un gusto molto delicato che ricorda la castagna ed è facilmente digeribile in virtù della buccia quasi impercettibile. La produzione annuale è molto limitata per via della laboriosità della coltivazione ed è destinata al consumo familiare o alla vendita nel periodo della Sagra del Fagiolo Borbontino, organizzata ogni anno nel mese di ottobre. La varietà è ad alto rischio di erosione genetica e per questo iscritta al Registro Volontario Regionale.
Presente nei comuni di: Borbona
Prodotti derivati
Fagioli freschi; fagioli secchi;
Periodo di osservazione
Da agosto fino alla raccolta in ottobre.
Sagre
La sagra del Fagiolo di Borbona si svolge ogni anno a ottobre.