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Cavallo Lipizzano
Equus

Lipizzano

Lipizzano

  • Tipo: animale
  • Famiglia: Equidae
  • Genere: Equus
  • Specie: Equus caballus L.
  • Nome: Lipizzano
  • Nome locale: Lipizzano

Descrizione

Compatto, muscoloso e dal caratteristico manto grigio perla, il Cavallo Lipizzano racchiude in sé gli aspetti tipici dei cavalli ricercati prima dell’avvento delle ferrovie e del motore a scoppio, quando il trasporto delle persone e delle merci dipendeva esclusivamente dalla trazione animale. Per questo il Lipizzano è considerato un superstite di un’epoca che affonda le sue radici nel cuore dell’età moderna e della vecchia Europa. La razza lega la sua storia a quella della casa reale austriaca degli Asburgo che, nel 1580, scelse di fondare a Lipizza, nei pressi di Trieste, un allevamento di cavalli adatti alle esigenze di corte. In principio, l’allevamento fu costituito da cavalli del Carso e da stalloni spagnoli che per altezza, tempra e portamento erano considerati i migliori del tempo. Fu però nel XVIII secolo che si arrivò a stabilire i canoni del Cavallo Lipizzano, così come lo conosciamo oggi, quando cominciarono a ragionare su come ottenere una razza frutto di incroci tra soggetti importati dalla penisola iberica e altre regioni compresa l’Italia meridionale e la penisola arabica. La selezione fu guidata dalla necessità di dotare la casa reale di cavalli eleganti ma resistenti, dagli arti possenti per il tiro, ma comodi se cavalcati in sella, in grado di coprire lunghissime percorrenze. Nell’arco dei secoli la razza, già di per sé ridotta a livello numerico per la sua natura elitaria, ha rischiato più volte l’estinzione a causa di guerre, invasioni e disastri naturali. L’allevamento del Lipizzano nei comuni di Montelibretti e Monterotondo si svolge dal 1948 presso l’Allevamento statale del Cavallo Lipizzano (Ascal), nei pressi del Centro militare di equitazione dell’esercito italiano e prima ancora, della Regia scuola militare di equitazione. L’Allevamento statale, gestito dal Crea, è uno dei sette allevamenti statali sparsi tra Italia, Austria ed Europa orientale a conservare le linee di sangue ereditate dall’ex Impero Austro Ungarico.A Montelibretti sono conservate 6 linee così dette “classiche” che, grazie ai libri genealogici e a un lungo lavoro di ricerca, hanno consentito di poter accertare la discendenza di ciascun cavallo, talvolta fino alla prima metà del ‘700. Essendo un allevamento che applica strategie di “segregazione genetica” da circa 120 anni, gli allevatori del Centro hanno conservato per i puledri un sistema di attribuzione di nome paterno e materno in modo tale da evitare il più possibile la consanguineità e rintracciare immediatamente le famiglie di appartenenza. I puledri nascono con il manto baio che schiarisce gradualmente fino ad arrivare al grigio chiarissimo. La razza è iscritta al Registro volontario regionale in quanto "danneggiata" mentre il sistema di allevamento è stato riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura nel Registro dei paesaggi rurali storici come una delle pratiche agricole tradizionali presenti in Italia.


Presente nei comuni di: Montelibretti, Monterotondo, Roma

Periodo di osservazione

In tutta Italia per fiere, eventi e gare equestri

Sagre

A Montelibretti durante la cavalcata per la processione di Sant'Antonio Abate (fine gennaio); tutto l'anno durante fiere, gare di dressage, manifestazioni e parate equestri


Dove la trovo