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Lingua de fori
Prunus avium L.

Lingua de fori

Lingua de fori

  • Tipo: vegetale
  • Famiglia: Rosacee
  • Genere: Prunus avium L.
  • Specie: Prunus avium L.
  • Nome: Lingua de fori
  • Nome locale: Lingua de fori
  • Sinonimi: Linguaccia

Descrizione

La Lingua de Fori deve il suo nome alla forma di alcuni frutti che sembrano letteralmente fare la linguaccia a chi si appresta a mangiarli. Colpa di una protuberanza che cresce attaccata al frutto. In realtà, questa caratteristica è dovuta alla spiccata sensibilità di questa cultivar alle alte temperature estive che provocano la formazione di fiori con pistilli doppi che danno luogo a frutti “siamesi”. La varietà non ha una storia scritta, ma la memoria locale affonda le radici a prima della seconda guerra mondiale, quando le famiglie contadine usavano piantare alberi fruttiferi a maturazione diversa. Possedere ciliegi a maturazione scalare aiutava ad arginare i danni causati dall’imprevedibilità della pioggia o del freddo. In Sabina è ancora possibile trovare ciliegeti che conservano tutte le varietà locali, dove la Lingua de fori matura per seconda, a metà maggio, dopo la Ravenna precoce e prima della Petrocca e della Ravenna Tardiva. La precocità incentiva i coltivatori a mantenere i vecchi esemplari. È ancora apprezzata per il sapore, la croccantezza e la buona pezzatura dei frutti. La buccia è di colore rosso scuro mentre la polpa è rosa e succosa. Purtroppo la Lingua de fori è una ciliegia rara da trovare in vendita perché la caratteristica “linguaccia” è spesso scambiata per un difetto.


Presente nei comuni di: Montelibretti, Montorio Romano, Moricone, Palombara Sabina, Roma, San Cesareo

Prodotti derivati

confetture; marmellate; distillati; semifreddi; gelati; sciroppi; sottospirito; crostate

Periodo di osservazione

Fiorisce i primi di aprile e matura tra la fine di maggio e i primi di giugno

Sagre

Sagra delle Cerase di Palombara Sabina, una delle sagre più antiche del Lazio, la prima edizione risale al 1933.


Dove la trovo