Tostella b.

Vitigno dalle origini sconosciute, viene menzionato per la prima volta tra i vitigni indigeni nella “Relazione intorno ai lavori della Regia Stazione di Entomologia Agraria di Firenze per gli anni 1883-84-85”.

Oggi la Tostella è presente nei territori a nord di Rieti, principalmente nei comuni di Poggio Bustone, Cantalice, Rieti (località Castelfranco) e Cittaducale.

Preferisce terreni collinari o mediamente acclivi, calcareo-marnosi di medio impasto tendente allo sciolto, freschi. Mediamente vigoroso predilige forme di allevamento poco espanse con una potatura corta o lunga non eccessivamente ricca.

Ottima la resistenza alle crittogame ed alle avversità climatiche.

Utilizzato esclusivamente per la vinificazione, solitamente in uvaggio con altre varietà.

Ampelografia

Apice: completamente aperto, verde.

Foglia: piccola, pentagonale e pentalobata, colore verde scuro, pagina superiore elevatamente bollosa.

Grappolo: medio, conico, a volte con un’ala, molto spargolo.

Acino: medio, elissoidale, buccia spessa di colore verde- giallo, con poco pruina.

Presente nei comuni di:

Vino