Descrizione della tappa
Di natura vulcanica, a un’ora di aliscafo dal porto di Formia, Ventotene è un’isola fertile, ma coltivata a fatica a causa dei venti marini e della conformazione dei terreni che richiedono spesso importanti opere di terrazzamento. Di “terreno ferace, ridotto tutto a coltura con vigneto, fichi, fichidindia e altre piante fruttifere”, Ventotene allevava alberi da frutto come il mandorlo, il melo, il pero, il pesco e il susino, tutti necessari alla sopravvivenza degli isolani che per lo più vivevano di pesca. Le superfici a grano e mais sono sempre state circoscritte ai pochi terreni pianeggianti mentre le ortive e i legumi trovavano spazio in piccoli appezzamenti spesso sparpagliati in tutta l’isola. Il progressivo spopolamento, la faticosità del lavoro e l’approvvigionamento di frutta e verdura dalla terraferma hanno marginalizzato il ruolo dell’agricoltura dove oggi si vive prevalentemente di turismo. Ciononostante, si è assistito in questi ultimi anni a un fenomeno di riavvicinamento, in particolare alla coltivazione della varietà locale di lenticchia che, nonostante l’ottima reputazione, ha più volte rischiato l'estinzione.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità