Rapa Catalogna di Roccasecca

“Triste è la rapa che ad agosto non è nata”. Recita così un proverbio antico di Roccasecca, paese di origine medievale nel cuore del Frusinate dove la coltivazione della Rapa Catalogna è stata alla base dell’economia di sussistenza delle famiglie contadine per generazioni. Sebbene sia viva la memoria collettiva che riguarda la storia, le pratiche colturali e le abitudini alimentari legate alla Rapa Catalogna, l’origine del nome resta avvolta nel mistero. Seminato in agosto, questo ortaggio invernale era particolarmente apprezzato anche nei mercati locali dove si vendeva a mazzetti (gli mattr di broccl). La Rapa Catalogna è in realtà una varietà di broccoletto dalle foglie verdi tendenti al blu e come per altri broccoletti, la cima principale, detta “mamma”, viene recisa per consentire la produzione dei germogli laterali che continueranno a spuntare fino a marzo. Diversamente, le piante scelte per riprodurre il seme sono lasciate fiorire riempiendo il campo di un bel colore giallo. La Rapa Catalogna ha un sapore molto amaro che viene smorzato a seconda del tipo di cottura applicata al prodotto fresco oppure dagli effetti del freddo sui germogli. La pianta infatti è particolarmente resistente alle basse temperature. La Rapa Catalogna va cotta a fuoco vivo in padella o sbollentata prima nell’acqua ma è meglio consumata fredda per stemperarne l’amaro, tra due fette di pane oppure insieme alle salsicce piccanti. La Rapa Catalogna è a rischio di erosione genetica ed è per questo tutelata dalla LR 15/2000 dal 2011.

Presente nei comuni di: Castrocielo, Colfelice, Colle San Magno, Pontecorvo, Rocca d'Arce, Roccasecca, San Giovanni Incarico

Prodotto fresco;