Descrizione della tappa
Scendendo verso Montecassino ci troviamo in quella zona di “pianura bassa” dove grazie all’irrigabilità dei terreni e alle maggiori dimensioni delle unità poderali si produceva soprattutto frumento, tanto che fu una delle piane dove Strampelli eseguì le prove sperimentali sulle nuove varietà di grano tra il 1922 e il 1923. Non mancava anche qui la vite maritata agli alberi, in particolare agli olmi, posti a grande distanza l’uno dall’altro dove si coltivavano i vitigni locali come il Maturano, il Capolongo, il Corapecora, l’Olivella. La fertilità delle terre, aveva concesso a fine Ottocento maggior agio ai contadini di questa zona, anche se la loro salute era minacciata dalle febbri malariche causate dal ristagno delle acque dei fiumi Gari e Rapido. Cassino, Arce e Roccasecca erano oltretutto centri di allevamento e mercato per le carni suine, notevolmente apprezzate per la qualità anche a Napoli e Caserta. In tempi più remoti, l’agro di Cassino venne modellato dal sistema di governo del territorio messa in atto dalla Badia di Montecassino che in cambio di una parte del raccolto e del vino prodotto, concedeva ai contadini la terra in enfiteusi. Gli effetti devastanti della seconda guerra mondiale sono ancora visibili nei terreni e sui tronchi degli alberi.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità