Descrizione della tappa
Da Arpino si prosegue in direzione di Roccasecca in quella che un tempo era detta Alta Terra di Lavoro. Ben esposta e dal clima mite rispetto al resto del circondario di Sora, quest’area si prestava alle coltivazioni ortive, di agrumi e di olivi. La vite era particolarmente diffusa, allevata a Guyot in colture specializzate, o appoggiata agli olmi come un festone quando era in colture promiscue. La produzione di vino era buona ma costava molta fatica. Secondo un’inchiesta di fine Ottocento, in tutto il circondario di Sora, i risultati positivi dell’agricoltura non dipendevano dai capitali e tanto meno dalla scienza, ma esclusivamente dal lavoro umano. Roccasecca poteva comunque vantare una situazione privilegiata grazie ai collegamenti ferroviari che la rendevano un centro di smercio tra Napoli e Roma e d’estate contribuiva ad alimentare il numero di braccianti diretti verso le campagne laziali, richiamati per la mietitura. Le uve tipiche di Roccasecca erano il Capolongo, il Maturano e il Lecinaro che ancora oggi sono alla base del patrimonio vitivinicolo del Frusinate, ed è arrivata fino a noi una particolare varietà di broccoletto che forse porta nel nome tracce di lontane origini: la Rapa Catalogna.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità