- Tipo: vegetale
- Famiglia: Oleacee
- Genere: Olea
- Specie: Olea europaea L.
- Nome: Vallecorsana
- Sinonimi: Salviana, Fecciara, Sirole, Nebbiara, Ciera, Olivella, Glivastreglie
Descrizione
Vallecorsa è da secoli luogo eletto all’olivicoltura. Ne sono una dimostrazione gli imponenti muri a secco costruiti per rendere coltivabili i fianchi delle alture che circondano il paese, così come gli statuti trecenteschi emanati dalla famiglia Caetani e poi riconfermati nel 1545 dai Colonna che vi erano succeduti al governo del feudo. Proprio da queste carte si apprende come già all’epoca la propagazione avvenisse per “coppe”, ovvero i polloni degli olivi adulti. L’ordine aveva una finalità fiscale e serviva ad aggiornare lo stato patrimoniale del proprietario dell’oliveto, il quale non doveva osare di «piantare piante d’ulivo senza il permesso dei contestabili, ai quali [era] tenuto a dire o a mostrare dove, quante e in che modo le [aveva] fatte, e dove [aveva] deciso di piantarle». La pratica di riprodurre gli olivi per pollone si è conservata nei secoli successivi e aiuta a spiegare come mai a Vallecorsa vi sia praticamente una monocoltura della stessa varietà di olivo. A Castro dei Volsci e Villa Santo Stefano dove la Vallecorsana è presente in forma sparsa, la varietà è nota come Olivella per via delle dimensioni ridotte della drupa. A Veroli è nota come Glivastregli. A Lenola, comune in provincia di Latina, esistono estesi impianti terrazzati di questa varietà riprodotta per pollone da un gruppo di vallecorsani emigrati in quel comune nel secondo dopoguerra. Si tratta della stessa varietà nota anche come Ciera, Fecciara, Salviana o Sirole.
Presente nei comuni di: Lenola, Amaseno, Castro dei Volsci, Pastena, Vallecorsa, Veroli, Villa Santo Stefano
Prodotti derivati
olio extravergine di oliva
Periodo di osservazione
tutto l'anno