Peperone Cornetto di Pontecorvo

Coltivato nell’agro di Pontecorvo e nella Valle del Liri, il Peperone Cornetto deve il suo nome alla forma allungata e al colore del frutto che ricorda quella di un corno rosso portafortuna. Carnoso, dalla pelle particolarmente esile, quando è spaccato a metà presenta tre logge che si prestano bene alla farcitura. La buccia sottile lo rende molto digeribile. Queste qualità, oltre all’interazione con l’ambiente, sono dovute anche all’opera di selezione che i contadini locali hanno operato nel tempo scegliendo i semi da riprodurre dalle bacche nate sulle piante più vigorose e produttive. Ancora oggi i semi sono scelti secondo questo criterio e una volta raccolti, vengono asciugati al sole e conservati per l’anno successivo. Il Cornetto può essere consumato in insalata, oppure arrostito. Si usa anche conservarlo sott’aceto per accompagnare piatti a base di maiale oppure, per Natale, ripieno di pane e uvetta. Sebbene la coltivazione del peperone abbia una tradizione secolare in questa zona, negli ultimi trent’anni la richiesta dai mercati di Fondi e Napoli si è ridotta e molti terreni sono stati abbandonati mentre la concorrenza delle sementi ibride ha relegando il Cornetto su piccole superfici. Per questi motivi è una varietà a rischio di erosione genetica.

Presente nei comuni di: Aquino, Castrocielo, Esperia, Piedimonte San Germano, Pignataro Interamna, Pontecorvo, Roccasecca, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Villa Santa Lucia

Peperoni freschi; in agrodolce; sott’aceto; crema di peperoni;

I semenzai si preparano a San Giuseppe (metà marzo) e il trapianto delle piantine in campo avviene a maggio, mentre la raccolta inizia a settembre. Le piante muoiono in campo con il freddo invernale.

La sagra del Peperone di Pontecorvo si svolge tutti gli anni a settembre a Pontecorvo.