Descrizione della tappa
Lasciando Selci alle proprie spalle, il cammino si dipana tra gli oliveti della Sabina rivolta verso la valle del Tevere, dove la maglia degli impianti si infittisce o si allenta a seconda dell’intensità delle produzioni, dalla facilità di meccanizzare la raccolta, dall’antichità degli alberi e dalla loro resistenza alle intemperie. Sistemi terrazzati e a lunetta, realizzati in forte pendenza lungo le gole del Farfa, lasciano il posto ai ciglionamenti o alla coltivazione di pianura. Un tempo, il verde grigio degli olivi era intervallato dalle chiome degli alberi da frutto che oggi invece sono allevati in forma specializzata. In questa parte di Lazio devota alla coltivazione degli alberi, non mancano i vigneti, i prati pascolo e i campi coltivati a cereali. Per il contesto così favorevole all'agricoltura, l’Arsial ha scelto Montopoli in Sabina per l’impianto di una delle sue aziende sperimentali e per costituire il campo catalogo, comprensivo di tutte le varietà di fruttiferi, viti e olivi rinvenute nella regione Lazio e iscritte nel Registro volontario Regionale, perché a rischio di erosione genetica. La moltiplicazione e l’allevamento di queste varietà trapiantate fuori dal luogo di ritrovamento viene definito ex situ e ha la funzione di assicurarne la sopravvivenza.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità