Marina

L’olivo Marina è una varietà autoctona a cui le comunità locali sono fortemente attaccate e rappresenta un elemento identitario del paesaggio della Val di Comino sul versante rivolto verso il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Questo olivo si arrampica fino a sfiorare i 700 metri di altitudine, dimostrando una grande resistenza alle gelate. Il frutto sembra disegnato dal freddo preappenninico: ha una forma leggermente ricurva e un colore violaceo e screziato quando giunge a maturazione. L’adattamento alle condizioni climatiche e la buona resistenza alle comuni malattie hanno fatto sì che la varietà non venisse sostituita a favore di altre e questo sia negli appezzamenti familiari con poche piante, sia nelle aziende olivicole con produzioni destinate al mercato e all’esportazione. Oggi i progressi agronomici e tecnologici garantiscono un’ottima qualità dell’olio estratto dalla Marina e hanno fatto in modo di rivelarne gli elementi aromatici come la piccantezza, dovuta all’alto contenuto in polifenoli. Forse proprio il sapore amaro dell’oliva sta all’origine del nome (“amarina”), anche se la tradizione locale lo vuole legato a quello di De Marinis, un farmacista che – si dice - a fine ‘700 riportò quest’olivo capace di opporsi al gelo dai lontani Pirenei. La diffusione dell’olivicoltura in Val di Comino però risale almeno al Medioevo e all’opera dei monaci benedettini di San Donato, che qualcuno vorrebbe implicati nella diffusione di questa importante varietà.

Qualunque sia l’origine, la Marina è coltivata da generazioni su diverse centinaia di ettari e per questo è iscritta al Registro Volontario Regionale con un grado di erosione genetica “media”. Eppure non è esente da pericoli, rappresentati in primis dai cambiamenti climatici e dall’areale di diffusione circoscritto.

Presente nei comuni di: Cori, Alvito, Gallinaro, Picinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati

Olio extravergine di oliva

a novembre per la raccolta; d'inverno sotto la neve