Descrizione della tappa
Dalla valle del Liri, risalendo verso Sora e poi seguendo il fiume Fibreno, ci si inoltra verso la Val di Comino, in quella che un tempo era detta Alta Terra di Lavoro. Geograficamente ancora nel Lazio, ma già a ridosso di Abruzzo, Campania e Molise, con Val di Comino si intende indicare un’ampia conca, racchiusa tra alti contrafforti montani di origine calcarea, oggi attraversata dal fiume Melfa e dai suoi affluenti. La valle racchiude i territori di Alvito, Casalvieri, San Donato, Atina, Gallinaro, Vicalvi, Settefrati, Picinisco. Sono tutti borghi di origine antica, arroccati ai bordi della piana che un tempo destinata esclusivamente all’agricoltura e che oggi è puntinata da case e agglomerati residenziali. Ai primi del '900 la vallata era descritta come fertilissima e intensamente coltivata a vigneti e cereali. Lo erano anche le pendici dei monti dove gli oliveti raggiungevano gli 800 metri di altitudine. Oltre ancora, si potevano distinguere i piccoli appezzamenti a cereali e sulle alture, i pascoli destinati alle greggi. La pastorizia infatti era e rimane tra le principali attività praticate e per la sua collocazione, la Val di Comino è stata sin dal medioevo un crocevia per le transumanze stagionali tra l'Abruzzo e le pianure campane. Nell’agro di Alvito, l’Arsial ha allestito una delle sue aziende sperimentali e un campo catalogo dove sono conservate e coltivate tutte le varietà orticole e arboree iscritte a
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità
