Cinta senese

La Cinta Senese è una razza suina antica, la cui prima rappresentazione risale al 1340 nell'affresco di Ambrogio Lorenzetti a Siena. Originaria della Montagnola senese, si diffuse anche in altre regioni, come il Friuli, grazie ai mercanti toscani. L’allevamento brado ne favorì lo sviluppo, rendendola una delle razze italiane più pregiate, soprattutto in Toscana. Il primo Libro genealogico fu istituito nel 1934, ma l’introduzione di razze inglesi nel dopoguerra ne causò un rapido declino, portando alla sospensione del registro negli anni ’60. Dopo due decenni di abbandono, dagli anni ’80 partirono iniziative di recupero, culminate nel 1997 con la riattivazione sperimentale del Libro genealogico e nel 2001 con l’istituzione del Registro anagrafico, che ha rilanciato la Cinta Senese come razza adatta ad allevamenti tradizionali e agriturismi.

Nel Lazio, la sua diffusione storica avvenne grazie agli scambi tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Durante e dopo la bonifica dell’Agro Pontino, ai coloni furono assegnati capi di Cinta, la cui presenza è documentata nel dopoguerra nell’area di Viterbo, con nuclei registrati ufficialmente solo a partire dagli ultimi vent’anni.

Questa razza suina presenta un aspetto fine ed elegante, con una taglia media e uno scheletro leggero ma solido, che le conferisce equilibrio tra agilità e robustezza. Il mantello è caratterizzato da cute e setole nere, interrotte da una distintiva fascia bianca continua che circonda interamente il tronco a livello delle spalle, includendo anche gli arti anteriori. Il confine tra le zone nere e bianche può essere sfumato e non sempre ben definito, e all’interno della fascia bianca sono ammissibili macchie nere. In alcuni soggetti, il setto nasale può apparire depigmentato. La testa è di dimensioni medie, con un profilo fronto-nasale rettilineo. Le orecchie, anch'esse di media lunghezza, sono orientate in avanti e verso il basso. Il collo risulta allungato e si inserisce armoniosamente nel tronco, conferendo continuità alla linea corporea.

Gli arti, di media-lunghezza, sono sottili ma resistenti, con articolazioni asciutte e pastorali ben formati. Gli unghielli risultano compatti, completando un quadro morfologico armonico, funzionale e tipico della razza.

Presente nei comuni di: Vetralla, Viterbo

carne fresca, insaccati e prodotti di salumeria