Descrizione della tappa
Il cammino prosegue all’interno del territorio del Parco dei Monti Lucretili fortemente incisi sui versanti dalla presenza di numerosi corsi d'acqua appartenenti al bacino imbrifero del fiume Aniene. Si percorrono così sentieri di montagna che attraversano boschi e pascoli che i rovi stanno lentamente riguadagnando al bosco, segno di allevamento in forte riduzione. Le valli scavate in profondità danno rifugio a molte specie animali che frequentano i limiti tra i coltivi e le aree marginali dove si scorgono ancora i vecchi frutteti e gli oliveti, talvolta abbandonati. Sul percorso si incontra il borgo di Percile, e qui il paesaggio è un buon esempio di integrazione tra aspetti naturali e antropici dell’intero territorio del Parco.
Le descrizioni letterarie e i resti di ville rustiche ci raccontano che i boschi e le colline di Mandela e Vicovaro erano già coltivati in epoca romana. A metà Ottocento, “le molte antichità” spiccavano tra i seminativi. All’epoca, a Mandela fiorivano anche gli orti e gli oliveti che sono una presenza importante ancora oggi. L'abbondanza d'acqua, testimoniata dagli acquedotti romani e dalle mole di età moderna consentiva la macinazione delle granaglie e la produzione di farine. Da qui lo sviluppo dell’arte panificatoria in particolare a Vicovaro.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità