Leprino di Viterbo

: Il Coniglio Leprino Viterbese è una razza autoctona del Lazio, particolarmente diffusa nella provincia di Viterbo. Si distingue per una pelliccia uniforme, densa e ben strutturata che riveste tutto il corpo. La pelle è elastica, sottile e morbida al tatto, mentre il pelo, di media lunghezza, sfoggia un sovracolore grigio-fulvo, con sfumature che variano delicatamente e tonalità più scure lungo la parte dorsale. Il ventre, la gola e la faccia ventrale della coda sono di un bianco puro, con sfumature rossastre tipiche della razza Lepre, particolarmente evidenti nelle zone bianche. Un’ulteriore sfumatura di colore è visibile attorno agli occhi, dove si nota una lieve degradazione. Il bordo nero che caratterizza il margine apicale delle orecchie è un tratto distintivo della razza, così come le orecchie ampie ed erette, lunghe circa 13 cm, che danno un aspetto attento e vivace. Questa razza è principalmente destinata alla produzione di carne.

La presenza del coniglio nel Lazio e in modo particolare nel Viterbese è documentata sin dal tempo degli Etruschi, che cacciavano e cucinavano questo animale come dimostrano le pitture della necropoli di Tarquinia. Nel medioevo lepri e conigli selvatici erano diffusi nel Viterbese ed è probabile che fossero, perfino, allevati allo stato brado, come pare che facessero i monaci dell’Isola Bisentina sul Lago di Bolsena. Dagli anni ‘50 del ‘900 si ha notizia di un macello riservato solo ai conigli, dando motivo di ritenere che la cunicoltura si sia incrementata proprio tra gli anni ‘30 ed i ’50 del ‘900. Nel 1975 a Bagnaia, frazione di Viterbo, viene istituita la “Mostra mercato del coniglio e degli animali da cortile” che si tiene nella seconda metà di giugno. La razza “Coniglio leprino viterbese” è documentata dal 1978 ad opera di una cooperativa di cunicoltori.

Presente nei comuni di: Vejano, Vetralla, Viterbo

carne fresca