Descrizione della tappa
Da Sezze ci si volge verso Priverno, un tempo nota come Piperno. Già insediamento di epoca preromana, il borgo fortificato venne eretto nell’alto Medioevo su un colle da cui si potesse dominare l’intera valle dell’Amaseno. Nonostante soffrisse l’aria malsana dovuta ai ristagni delle acque di pianura, la cittadina estendeva la sua influenza sulle vicine Sonnino, Prossedi e Maenza. Nella prima metà dell’Ottocento, dal suo territorio montano traeva legna, ghiande e castagne, mentre le pendici dei colli erano coltivate a oliveti e frutteti. La parte bassa in prossimità dell’Amaseno era la più adatta alla produzione di ortive, in particolare legumi, che venivano irrigati grazie alla canalizzazione delle acque del fiume. Da quel momento a oggi molto è cambiato ma non il legame con la produzione orticola e con l’olivicoltura. A Priverno sono stati recuperati i semi del Chiaccheteglio, un cavolo broccolo locale, del Broccoletto di Priverno, ed è areale di produzione dell’olio Evo Colline Pontine Dop. Inoltre anche qui si sviluppano con favore le coltivazioni di fragole e qulla dei carciofi, in particolare della varietà Castellammare.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità