- Tipo: animale
- Famiglia: Bovidae
- Genere: Capra
- Specie: Capra hircus L.
- Nome: Capestrina
- Nome locale: Capestrina
- Sinonimi: Capra nera
Descrizione
Tra le capre autoctone del Lazio, la Capestrina è forse quella più adatta ai pascoli rocciosi e ai terreni accidentati. È diffusa principalmente nel Lazio meridionale, sulle dorsali dei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci, ma è facile incontrarla anche sul gruppo montuoso delle Mainarde in Val di Comino, al confine con il Molise.
Nel basso Lazio, la vicinanza tra i pascoli costieri e di valle, dove avviene lo svernamento delle greggi, con quelli montani, dove si pratica il pascolo estivo, ha favorito nei secoli il consolidarsi di un sistema di allevamento fondato sulla transumanza verticale e non di lunga percorrenza. Questa modalità ha probabilmente contribuito all’isolamento genetico delle razze caprine del Basso Lazio di cui la Capestrina fa parte a pieno titolo.
Capra di taglia grande, con esemplari maschi che superano gli 80 kg di peso, la Capestrina si distingue per il mantello nero o marrone focato, arti chiari e il muso dall’espressività accentuata dalle peculiari striature bianche. Comunemente alle altre razze autoctone laziali, anche la Capestrina presenta grandi corna appiattite e ricurve, orecchie pendule, ciuffo e barbetta. Il pascolo itinerante e l’alimentazione a base di erbe e arbusti conferisce poi alla carne e al latte di questi animali un aroma particolare e distintivo.
Presente nei comuni di: Accumoli, Borgo Velino, Configni, Contigliano, Castel San Pietro Romano, Campodimele, Formia, Itri, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Amaseno, Atina, Campoli Appennino, Esperia, Fiuggi, Picinisco, Roccasecca
Prodotti derivati
Formaggi freschi e stagionati; marzolina
Periodo di osservazione
In primavera o in autunno durante la transumanza stagionale tra pianura e montagna