Descrizione della tappa
Questa tappa si discosta dal corso del fiume Aniene, seguendo uno dei suoi rami posti alla destra, lungo un tratto del sentiero Tre Valli. Siamo nella terra dell’antico popolo degli Equi, il cui nome probabilmente rimanda all’acqua che vi scorre abbondante. I Romani costruirono acquedotti e numerosi pozzi per garantire l’approvvigionamento della Capitale e la via Valeria, che comunque ricalcava precedenti tracciati di commercio e transumanza. Territorio strategico per la sua collocazione, questa cresta di colline è sempre stata segnata da sentieri frequentati da militari, commercianti, pastori e pellegrini proprio per la sua posizione mediana tra nord e sud, le regioni tirreniche e quelle adriatiche. Dal punto di vista agricolo, questi paesi collocati tra i 500 e i 700 metri di altitudine erano noti fino al secolo scorso per la produzione di mais, frumento e farro, la frutta, i legumi, le patate e l’allevamento.
Oggi le attività agricole sono fortemente ridimensionate. La produzione di frutta è legata a pochi alberi domestici, la varietà locale di farro non è più seminata mentre resiste in piccoli appezzamenti irrigui, una piccola produzione di fagiolo Cioncone. Sui pascoli è possibile invece imbattersi in piccole mandrie di Vitellone dell’Appennino Centrale, una razza non a rischio, riconosciuta dal marchio IGP.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità