Descrizione della tappa
La varietà di produzioni arboree e orticole di quel che un tempo era il Circondario di Gaeta è decantata dal tempo dei poeti latini e ancora oggi la zona ricopre un ruolo strategico per l'agricoltura regionale. La parte montuosa segnata da vallette fertili è caratterizzate dalla presenza costante dell’olivo, coltivato su muri a secco e lunette tra i massi calcarei. Ancora qualche decennio fa, porzioni pianeggianti in quota erano coltivate a frumento, e proprio qui è stato ritrovato il seme del Grano Serena. Diffuso in tutto il circondario fino a Sessa Aurunca, sui Lepini e nel Frusinate fino agli inizi degli anni ‘50, questa varietà locale è rimasta solo a Campodimele. I boschi sono ancora frequentati da greggi di capre autoctone che eseguono piccole transumanze giornaliere. Gli arbusti e le essenze di questo pascolo itinerante conferiscono al latte sapidità e aromi che rendono inconfondibile il sapore delle produzioni casearie. Qui è possibile intercettare mandrie di pony di Esperia, un cavallino particolarmente rustico che spesso pascola tra gli oliveti terrazzati di Lenola.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità