Descrizione della tappa
Sermoneta sorge su una collina che domina la vasta Pianura Pontina e la via Appia. L’antico borgo è stato di proprietà delle più grandi famiglie signorili romane, come i Caetani che ne costruirono il castello e lo resero il centro principale di un vasto e fiorente feudo. La parte pianeggiante del territorio, al limite delle paludi, è sempre stata fertilissima ma funestata dalla malaria, almeno fino a quando le opere di bonifica non hanno prosciugato i suoi pantani. Ricca di sorgenti, le produzioni principali ancora all’inizio del Novecento consistevano in grano, avena, legumi e bestiame mentre le guide turistiche gastronomiche degli anni Trenta ne segnalavano la bontà dell’olio. Nei decenni successivi le coltivazioni hanno assunto un carattere più intensivo e industriale dove ai vigneti e agli oliveti si sono aggiunti gli agrumi e le piante da orto. Oggi il territorio di pianura è disseminato di serre, ortive in pieno campo e seminativi fino al borgo medievale di Sezze. A metà '800 Sezze riforniva i mercati della provincia di zucche, meloni, cocomeri, cavoli e soprattutto carciofi, ricercatissimi sulla piazza romana.
Sezze lega il suo nome a quello del Carciofo romanesco, oggi diventato Igp, in particolare alla varietà Castellammare. Purtroppo le esigenze produttive hanno portato a una riduzione massiccia delle varietà locali di piante erbacee, soppiantate da sementi commerciali
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità