Descrizione della tappa
Andando verso Rieti, si attraversa la conca intramontana nota come Piana reatina o Valle Santa. È frutto del parziale prosciugamento di un antico lago, il lago Velino, e della sapiente regolazione delle acque che sin dal tempo dei Romani ha permesso la coltivazione. L’abbondanza o l'assenza di acqua condiziona e caratterizza le colture locali: zone umide soggette a frequenti inondazioni se vicino ai laghi Lungo e Ripasottile, orti chiusi in prossimità delle sponde del fiume e dei luoghi abitati, fino ai campi seminati a cereali caratteristici delle zone più asciutte. Gli arboreti danno movimento al paesaggio, mentre la fitta rete di canali, scoli e siepi disegnano le maglie dei campi, a volte strette e squadrate, talvolta larghe e irregolari. Proprio nella piana reatina è stata selezionata una varietà di grano molto apprezzata sul finire dell'Ottocento, il "Rieti originario" e qui ha visto svilupparsi il lavoro scientifico di selezione varietale portato avanti dal genetista Nazareno Strampelli, al quale si devono varietà ancora oggi famose come il "Senatore Cappelli".
Anche i territori limitrofi alla piana sono ricchi di biodiversità agricola. La vicina Cittareale conserva numerose varietà di peri e meli, mentre a Castelfranco si produce un ottimo vino da Uva Cesenese.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità
