Descrizione della tappa
Dalle colline verso il piano, si discende per la valle del fiume Liri che alla confluenza con il Fibreno, genera una cascata, fonte di ispirazione per artisti e viaggiatori. Sin dal medioevo, la forza idraulica dei fiumi metteva in movimento le mole per la macinazione delle olive e la filatura della lana, della seta e della canapa, mentre l’Ottocento vide fiorire l’industria della carta trasformando il villaggio di Isola in un centro commerciale e industriale. Durante uno dei suoi viaggi, Gregorovius descrisse questa terra come “raggiante” e le sponde del fiume Liri “variamente coltivate” e in effetti, nell’agro tra Sora, Isola e Castelliri si faceva “gran coltura” di “erbe ortensi” con gran fatica di braccia tra cui erano annoverati cavoli, broccoli, finocchi, agli e cipolle. In questa zona è coltivata ancora oggi una varietà locale di Aglio rosso e una di broccoletto. Dagli anni ’60 il territorio ha subito profonde trasformazioni. Gli interventi di industrializzazione nelle vicine valli del Sacco, del Liri e di Sora hanno determinato un progressivo abbandono dell’agricoltura. La tappa si conclude ad Arpino, paese dove l'olivicoltura è ancora ben attiva. A Monte San Giovanni Campano, una tra le poche aziende in cui si allevano il Pollo Ancona e la pecora Quadricorna.
Mappa
Biodiversità
Percorrendo la tappa potrai scoprire le seguenti biodiversità